giovedì 18 ottobre 2007

Dalla Georgia con amore


Ecco la foto, scattata da Sandra durante una serata in enoteca da Eataly con gli amici di SlowfoodCondottaTorino, di una preziosa bottiglia di vino che proviene dalla Georgia, la terra ad est dell'Europa con un piede in Asia dove si dice che abbia avuto origine la coltivazione dell'uva.
Si tratta di una bottiglia di Grand Cru Tsarapi 2005 dell'azienda vinicola Prince Makashvili, importata in Italia da Velier, e in vendita da Eataly a 21 euro (mentre la sceglievo dagli scaffali è comparso il giovane responsabile dell'enoteca a dirmi che la scelta di avere questo vino era stata sua nonostante "in alto" fossero scettici, ed era molto soddisfatto del successo di vendita: 24 bottiglie in breve tempo - onore agli spiriti arditi che si aggirano fra questi bogianen di piemontesi...)
Il vino, un bianco ricavato da uve autoctone di Rkatsiteli, coltivate nel villaggio di Kardanakhi - regione Kakheti, viene fermentato in anfore di terracotta interrate, ed è meraviglioso, profumi originali e una beva estremamente piacevole, va servito non troppo freddo (mi raccomando questo è un vino bianco vinificato come se fosse un rosso), a temperatura cantina.
La regione del Kakheti, nella parte Est della Georgia, è la principale zona di produzione vinicola del paese e merita un viaggio, come quello fatto appunto da Luca Gargano di Velier che è andato a cercare, spinto dal guru della viticoltura biodinamica Nicolas Joly, i produttori di vino in anfora che anni fa avevano ispirato il grande Gravner,vignaiolo nel Collio friulano.
Da comprare e da lasciare in cantina per poi stappare nelle buie sere invernali...
Se volete approfondire il discorso sul vino in Georgia leggete questo interessante articolo scritto per Slowfood da Alexandra Grigorieva.

7 commenti:

Sandra ha detto...

Quan'è che ne stappiamo un'altra cher amie???
un vino buonissimo, molto particolare ma buono!!
;-)

vittorio ha detto...

presto, presto!

Anonimo ha detto...

Sto sempre aspettando che organizzi ...

vittorio ha detto...

dopo il salone si organizza, la cantina scoppia...!

Massimiliano Fattorini ha detto...

interessante, sai se si può trovare anche in qualche enoteca?

vittorio ha detto...

a torino da rossorubino per le enoteche e come ristoranti il birichin, nelle altre città nelle enoteche che trattano velier-triplea, puoi chiedere indirizzi direttamente a velier.
il catalogo delle triplea è uno scrigno di tesori nascosti, italiani ma anche di altri paesi.

Sandra ha detto...

Ma l'anonimo porta due bute??? ;-DDD
p.s. thè pronti!! non vedo l'ora!