mercoledì 24 ottobre 2007
Birmania, per non dimenticare
Questa antica statuetta del Buddha proviene dalla Birmania, una terra nota a tutti per le recenti durissime repressioni contro i monaci buddhisti e la società civile che protestava contro le insopportabili condizioni antidemocratiche di vita a cui è sottoposta la popolazione.
Nei primi giorni delle manifestazioni tutti i media erano concentrati sull'evento, poi man mano l'interesse è scemato velocemente, come ogni notizia in questo mondo iperconsumista (anche delle disgrazie), e ora il rischio è che sulla scena cada il silenzio.
Come ha ricordato l'amica Petula in suo post, tocca a noi bloggers mantenere desta l'attenzione sul problema.
Nella mia edicola ho messo in bella mostra un libro del premio Nobel Aung San Suu Kyi che si intitola "Lettere dalla mia Birmania", appena pubblicato da Sperling&Kupfer: si tratta di un testo di circa dieci anni fa tradotto solo ora che consiglio vivamente a tutti.
Dal libro traggo questa breve riflessione dell'autrice dopo una sua visita alla sacra collina di Thamanya: "...Molti ritengono che in politica non sia pertinente parlare di concetti come metta (bontà-tenerezza) e thissa (verità). Ma la politica riguarda la gente, e quanto avevamo visto a Thamanya dimostrava che l'amore e la verità riescono a motivarla infinitamente più di ogni sorta di coercizione."
Agli amici Birmani il mio pensiero.
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2 commenti:
Ciao Vittorio!
ti ho ritrovato nonostante i cambiamenti...anche se sarebbe stato più facile passare in edicola, ma sai com'è...
Grazie per i complimenti, e tieniti libero per l'8 Dicembre: saremo a Moncalvo d'Asti per la fdell'olio 2007!!!
Ciao
Psycook
olio extravergine d'oliva piemontese, finalmente i piemontesi tornano alla coltivazione dell'olivo, abbandonata tanto tempo fa.
caro enrico so che sei stato in sudest asiatico poco tempo fa e che a breve, su slowfood rivista, comparirà un tuo scritto sul riso.
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